Buon giorno,
il 3 febbraio 1914 nasceva il Prof. Filippo Valenza.
Tempi duri e sinistri, la situazione sociale ad Alimena era pesante (tant’è che già erano e sarebbero emigrate dolorosamente migliaia di persone) e incombeva la guerra, che presto rese orfano il piccolo Filippo.
Ricordiamo la figura dell’uomo e del benefattore che ha voluto che istituissimo un centro per aiutare a migliorare la qualità di vita dei concittadini; far avere ad altri quello che lui non ebbe.
Una biblioteca a disposizione per divagarsi, sognare, imparare, liberarsi dalla solitudine e dall’isolamento; creare e formare delle coscienze per affrontare la vita, la nostra vita; capire cosa vogliamo, come lo vogliamo, il perché e come raggiungerlo.
Vi invito a riflettere sul messaggio e sulla eredità morale che il Filippo ci ha lasciato.
Filippo ha sognato e si è battuto (anche come partigiano e appartenente ai Comitati di Liberazione Nazionale) per una società più giusta. Il suo insegnamento nella lunga carriera di professore è stato imperniato su questo, aiutare i giovani ad avere idee proprie e equilibrio nei rapporti con gli altri.
Anche i libri che ha scritto sono un impegno civile, contro le mafie, i soprusi sui più deboli, contro le false dottrine che hanno portato a drammi.
Assieme al gruppo di soci portiamo avanti dei progetti per aiutare i giovani a crearsi un futuro, aiutare i concittadini ad avere degli spazi per trascorrere bene il loro tempo libero.
Quest’anno finanzieremo un corso di lingua all’estero o la frequenza per una parte del IV anno per uno studente del Liceo e i premi per gli studenti più bravi della 5° Infanzia, III° Media e per tutti gli anni del Liceo.
Abbiamo raggiungo quasi 5.000 libri in catalogo che si possono prendere gratuitamente.
Penso sia meglio festeggiare la nascita, piuttosto che commemorare la scomparsa di Filippo, perché è stata la sua vita a dare esempio e a fare la differenza.
Buona Domenica
il 3 febbraio 1914 nasceva il Prof. Filippo Valenza.
Tempi duri e sinistri, la situazione sociale ad Alimena era pesante (tant’è che già erano e sarebbero emigrate dolorosamente migliaia di persone) e incombeva la guerra, che presto rese orfano il piccolo Filippo.
Ricordiamo la figura dell’uomo e del benefattore che ha voluto che istituissimo un centro per aiutare a migliorare la qualità di vita dei concittadini; far avere ad altri quello che lui non ebbe.
Una biblioteca a disposizione per divagarsi, sognare, imparare, liberarsi dalla solitudine e dall’isolamento; creare e formare delle coscienze per affrontare la vita, la nostra vita; capire cosa vogliamo, come lo vogliamo, il perché e come raggiungerlo.
Vi invito a riflettere sul messaggio e sulla eredità morale che il Filippo ci ha lasciato.
Filippo ha sognato e si è battuto (anche come partigiano e appartenente ai Comitati di Liberazione Nazionale) per una società più giusta. Il suo insegnamento nella lunga carriera di professore è stato imperniato su questo, aiutare i giovani ad avere idee proprie e equilibrio nei rapporti con gli altri.
Anche i libri che ha scritto sono un impegno civile, contro le mafie, i soprusi sui più deboli, contro le false dottrine che hanno portato a drammi.
Assieme al gruppo di soci portiamo avanti dei progetti per aiutare i giovani a crearsi un futuro, aiutare i concittadini ad avere degli spazi per trascorrere bene il loro tempo libero.
Quest’anno finanzieremo un corso di lingua all’estero o la frequenza per una parte del IV anno per uno studente del Liceo e i premi per gli studenti più bravi della 5° Infanzia, III° Media e per tutti gli anni del Liceo.
Abbiamo raggiungo quasi 5.000 libri in catalogo che si possono prendere gratuitamente.
Penso sia meglio festeggiare la nascita, piuttosto che commemorare la scomparsa di Filippo, perché è stata la sua vita a dare esempio e a fare la differenza.
Buona Domenica
Il Presidente
Castrenze Di Gangi