È un racconto attribuito allo speziale del paese in cui abitava la giovane protagonista.
È nota a tutti i cattolici la dottrina della Chiesa secondo la quale noi, appena morti, ci troveremo di fronte a Dio che ci giudicherà: salvezza o pena eterna. – Era facile immaginare che l’anima della di quella povera giovane, dopo le torture durante il processo e poi le fiamme del rogo sia in un ordine di idee tutto suo. Sarà lei a chiedere conto a Dio: ma ti rendi conto che mondo hai creato? Era proprio necessario crearlo? …
Che cosa vedrà e quali parole sentirà è tutto una immaginazione suggerita da Pascal, da quel “Mistero di Gesù” del quale si fa accenno nella prefazione al racconto. Il quale, a parte la religione, è anche il tentativo di uno sguardo sulla quotidianità nella Sicilia di due secoli fa.